22/10/2025 BELLUNO – Una corsa contro il tempo. A meno di quattro mesi dall’avvio delle olimpiadi di Milano-Cortina, non è ancora stato ufficializzato il piano di accesso alla perla delle Dolomiti. Un passo in avanti è arrivato da Dolomitibus, con la proposta del piano di gestione del trasporto pubblico: facciamo il punto. || 107 giorni alla cerimonia di apertura delle olimpiadi di Milano-Cortina 2026. C’è grande attesa per l’evento di portata globale che porterà l’Italia, e la Provincia di Belluno, sotto gli occhi di miliardi di telespettatori. Ma chi, e come, porterà il pubblico, atleti, residenti e addetti ai lavori a Cortina e alle sedi di gara, e più in generale come sarà gestita la viabilità olimpica, resta ad oggi un quadro ancora da definire. Un primo tentativo di mettere un punto fermo arriva dal tavolo del trasporto pubblico provinciale, con il piano, presentato da Dolomitibus, degli spostamenti su gomma durante le competizioni. Saranno allestiti 6 parcheggi scambiatori, a San Vito, Acquabona, Vodo, Dobbiaco, Longarone e Ponte nelle Alpi a rappresentare il fine corsa per chi arriverà in auto, e da cui 3 corriere ogni ora si occuperanno del trasporto verso Cortina. 650.000 chilometri, l’impegno previsto, di cui 100.000 per il potenziamento della linea 30 Calalzo-Cortina per chi arriverà via rotaia.Parallelamente al trasporto pubblico, il piano per la viabilità ad oggi più verosimile prevede l’allestimento di blocchi stradali delle forze dell’ordine che interdiranno la circolazione ad Acquabona e San Vito, fino alla saturazione dei parcheggi, per poi discendere, a cascata, a Vodo, Longarone e Ponte nelle Alpi. Ci sono però diverse questioni ancora da chiarire, a cominciare dai pass speciali di accesso veicolare, che dovranno essere consegnati ai lavoratori e ai residenti della conca, con tutti i problemi legati alla loro verifica e al rischio di congestionare il traffico; ma anche le variabili infrastrutturali come l’incertezza sul completamento in tempo utile della cabinovia Apollonio-Socrepes, essenziale per il trasporto degli spettatori sulle piste da discesa; così come la rotatoria a nord di San Vito, senza la quale non sarebbe possibile organizzare il parcheggio scambiatore, e la realizzazione dei parcheggi scambiatori stessi, ad oggi individuati ma non tutti pronti all’im – Intervistati MASSIMO BORTOLUZZI (CONSIGLIERE DELEGATO TRASPORTI PROVINCIA DI BELLUNO) (Servizio di Stefano Bozzi)


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