01/03/2021 VENEZIA – Migranti. “Soldi in cambio di trasbordi sulla Nave mare Jonio”. E’ l’accusa della Procura di Ragusa. Indagati, tra gli altri, Beppe Caccia e Luca Casarini. Estranea alla vicenda la Ong Mediterranea || Soldi in cambio del trasbordo di 27 migranti dalla nave danese Maersk Etienne, che li aveva soccorsi 37 giorni prima, alla Mare Jonio, che opera per conto della Ong Mediterranea. È l’ipotesi della Procura di Ragusa che ha disposto perquisizioni a Trieste, Venezia, Palermo, Bologna, Mazara Del Vallo, Augusta. E per cui sono indagati l’ ex leader del centro sociale Rivolta di Marghera e dei no global italiani, Luca Casarini, l’ex assessore comunale di Venezia Beppe Caccia, il regista Alessandro Metz e il comandante Pietro Marrone. Il cuore pulsante di Mediterranea, infatti, è in Veneto e il capo missione è proprio Casarini, affiancato da Caccia.I reati contestati sono di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e violazione delle norme del codice della navigazione sul trasbordo dei migranti a settembre 2020. Mediterranea, però, risulta estranea all’inchiesta.La Mare Jonio è stata perquisita e posta sotto sequestro, finalizzato a «ricercare e acquisire ogni elemento documentale che provi i rapporti tra gli indagati e tra loro e la società danese o altre società armatoriali». Per la Procura, il trasbordo dei migranti sarebbe avvenuto «senza nessun preventivo accordo con le autorità maltesi nè italiane e apparentemente giustificato da una situazione emergenziale di natura sanitaria, documentata da un report medico stilato dal team di soccorritori imbarcatosi illegittimamente a bordo del rimorchiatore». Ma l’aspetto più grave è che sarebbe avvenuto dopo un accordo commerciale tra le società armatrici delle due navi, e in virtù del quale la società armatrice della Mare Jonio avrebbe percepito un ingente somma di denaro. – Intervistati ALESSANDRO METZ (Regista) (Servizio di Ilaria Marchiori)