18/10/2025 TREVISO – La tragedia della famiglia Dal Corso ha scosso l’intera comunità. Una vicenda segnata da solitudine, fragilità e dolore, che ha toccato profondamente anche il Vescovo di Treviso, Monsignor Michele Tomasi, intervenuto con un appello forte a non lasciare nessuno solo nella sofferenza. || Maria Bovo, 77 anni, e i suoi figli Rosita e Mauro, erano seguiti dai servizi sociali e vivevano a Mirano. Da tempo, secondo chi li conosceva, affrontavano una situazione di forte disagio personale e sociale. Rosita, in particolare, aveva raccontato pubblicamente, in un post di qualche anno fa, di sentirsi vittima, insieme alla sua famiglia, di emarginazione, critiche e “soprusi”. Ma anche di essere legata da un rapporto profondo e indissolubile con la madre e il fratello. Ed è forse proprio questo legame, unito a una fragilità psicologica mai davvero intercettata e curata, ad averli condotti insieme verso una fine tragica. La loro è una vicenda che oltre ad essere ancora al vaglio di ipotesi investigative, parla anche di un dolore che si è chiuso nel silenzio, senza trovare aiuto, fino a diventare troppo pesante da sostenere. È il racconto di un’esistenza difficile, di una famiglia fragile, forse stanca di lottare contro un mondo che sembrava non vederli. Una tragedia della disperazione, che ha colpito anche Monsigno Michele Tomasi, Vescovo di Treviso. «La solitudine è difficile da combattere. Ma una parola buona, una presenza amica, possono fare la differenza» ha detto Monsignor Tomasi. «chi è in difficoltà , non si senta abbandonato o costretto ad affrontare da solo il proprio dolore». – Intervistati Mons. MICHELE TOMASI (Vescovo di Treviso
) (Servizio di Nicola Marcato)
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