18/10/2025 VIDOR – Biciclettata a Vidor per richiamare l’attenzione sulla necessità di prevedere una pista ciclabile a norma sul futuro nuovo ponte sul Piave, attualmente non prevista da progetto. A promuoverla, insieme a una raccolta firme, il coordinamento “Un ponte per tutti”, capofila la Fiab. || Se quello di Vidor vuole davvero essere “un ponte per tutti”, il progetto del nuovo manufatto che dovrà unire le due sponde del Piave dovrà prevedere anche una pista ciclabile a norma. Lo hanno chiesto, promuovendo una biciclettata che da Covolo di Pederobba ha raggiunto l’attuale ponte, le 22 realtà che costituiscono il collettivo popolare, capofila la Fiab di Treviso. Una forma di provocazione, ma soprattutto dimostrazione pratica di quanto sia problematica la convivenza tra ciclisti, automobilisti e camionisti in assenza di un percorso dedicato alle due ruote.Nella provincia più ciclistica d’Italia e in un territorio, quello delle colline Unesco, sempre più votato al cicloturismo e alle gare sportive di alto livello, non è più pensabile che l’unico attraversamento del Piave, peraltro con “cicli a mano”, rimanga quello di Ponte della Priula. Occorre prevedere una pista a norma nel nuovo ponte di Vidor, che nel progetto depositato il 2 ottobre da Veneto Strade in Provincia non compare. Il definitivo prevede soltanto un “passo d’uomo” per lato di 1,15 m. Occorre, questo l’appello, trovare le risorse economiche per integrare il progetto. – Intervistati LEONARDO FACCHIN (Collettivo “Un ponte per tutti”), FRANCESCO SERAFINO (Direttivo Fiab Treviso) (Servizio di Lina Paronetto)
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