14/10/2025 FELTRE – Una tragedia annunciata la strage nel Veronese in cui hanno perso la vita tre carabinieri dei reparti specializzati di Mestre e Padova; una tragedia maturata in una situazione di disagio sociale in cui da anni vivano i tre fratelli Ramponi. Ne abbiamo parlato con Sandra D’Incau del Comitato Feltrino per il diritto alla salute. || A parlare è Sandra D’Incau del Comitato feltrino per il diritto alla salute, nato all’indomani della sospensione del reparto di psichiatria a Feltre che oggi è attivo come servizio per 12 ore la settimana e che ha concentrato a Belluno 16 posti per il ricovero dei pazienti. La tragedia, per molti annunciata, accaduta la scorsa notte a Castel d’Azzano nel Veronese, ha reso di pubblico dominio lo stato di disagio sociale in cui vivevano i tre fratelli Ramponi, condizione nota ma inspiegabilmente abbandonata alla deriva.Il Comitato feltrino per il diritto alla salute è entrato in questi anni a gamba tesa sull’urgenza e la strategicità di porre attenzione e interesse sulle solitudini, la fragilità, l’emarginazione e il mancato ascolto, sempre più frequenti e che coinvolge le politiche sociali e sanitarie.A Feltre c’è una Comunità terapeutica residenziale protetta dove ad oggi non si investe per renderla accogliente, le comunità esistenti in provincia sono solo in parte a carico del sistema sanitario, il resto grava sulle famiglie, non esiste un servizio territoriale adeguato, non esiste una rete che coinvolga le famiglie lasciate senza quella cassetta degli attrezzi a disposizione per poter agire al meglio. – Intervistati SANDRA D’INCAU COMITATO FELTRINO PER IL DIRITTO ALLA SALUTE (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)
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