11/10/2025 CORTINA D’AMPEZZO – Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere i tre destinatari delle misure cautelari eseguite mercoledì per la vicenda delle estorsioni, dello spaccio di droga e del tentativo di infiltrarsi negli appalti delle opere olimpiche a Cortina. || Dalla spavalderia, dettata da una fama che li precedeva, al silenzio tombale. Non hanno risposto al giudice Lepoldo e Alvise Cobianchi gli irriducibili degli ultras della Lazio, già guidati da Diabilik-Fabrizio Piscitelli, ucciso in un agguato in un parco di Roma nel 2019. Raggiunti dalla notifica delle ordinanze di custodia cautelare, una in carcere, l’altra ai domiciliari, i fratelli Cobianchi non hanno spiegato come e perchè i loro interessi legati alla malavita romana si fossero spostati a Cortina, perchè e come avrebbero voluto insinuarsi negli appalti per le opere olimpiche. Nell’operazione Reset, diretta dalla DDA della Procura di Venezia e condotta dai carabinieri di Cortina e di Belluno, c’è un terzo indagato, Daniele Mazzarella di 29 anni, a cui è stato imposto l’obbligo di dimora nella Capitale. Droga, controllo delle discoteche e degli eventi nei ristoranti di Cortina, un racket gestito con metodi di stampo mafioso. Intimidazioni, certo, ma anche minacce, percosse, sequestro di persona, fino al tentativo di corrompere l’assessore Stefano Ghezze, caduto nel vuoto, per potersi accaparrare lavori olimpici. I reati contestati a vario titolo sono quelli di rapina, estorsione, tentata estorsione e porto abusivo d’arma, con l’aggravante dell’uso di modalità mafiose. Nella corposa documentazione raccolta dagli inquirenti ci sono intercettazioni, testimonianze dai contenuti che fanno accaponare la pelle, nomi dei locali coinvolti nel giro di droga, e il tentativo poi fallito di entrare a gamba tesa negli appalti: dal bob a Socrepes al villaggio olimpico. Di fronte i Cobianchi si sono trovati un muro di gomma che oggi viene rivendicato con orgoglio dal sindaco Gianluca Lorenzi: “A Cortina non c’è spazio per criminalità e malaffare”. (Servizio di Tiziana Bolognani)

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