09/10/2025 LONGARONE – Dalla sacralità del Cimitero Monumentale di Fortogna all’incontro con i ragazzi. A loro è dedicata l’attenzione, perchè non ci debba, e non ci possa mai più essere, un altro Vajont. || Un monito da trasmettere ai ragazzi delle scuole, alle nuove generazioni. Tanti ricordi e tante testimoniancze si sovrappongono: dal sacrificio degli operai abruzzesi alla solidarietà post-tragedia, una storia di legami profondi, impegno civile e memoria condivisa che nel giorno del ricordo attraversa il tempo e i territori.Tanti da allora i gemellaggi, ma tra i tanti c’è un rapporto che non si è mai interrotto: quello tra l’Abruzzo e il Vajont si era creato prima del disastro, proprio durante la costruzione della diga, quando tanti operai provenienti da Lettomanoppello, noti come gli “acrobati delle dighe” per le loro doti nei lavori in quota, furono impiegati nella realizzazione di un’impresa ingegneristica oggi come allora tanto ardita quanto pericolosa. Nel maggio 2025, questo rapporto è stato ulteriormente sancito grazie al patto di amicizia siglato proprio tra Teramo e Longarone. L’Abruzzo, con la sua storia intrecciata a quella della valle del Piave, dimostra che la memoria non è solo ricordare e celebrare, ma deve essere impegno continuo per la verità, la giustizia, per il Vajont forse mai avuta, e il rispetto del territorio. – Intervistati ROBERTO PADRIN (SINDACO LONGARONE), SILVIA CESTARO (CONSIGLIERE REGIONE VENETO) (Servizio di Fabio Fioravanzi)
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