03/10/2025 VENEZIA – Amplissima e superiore alle aspettative la partecipazione dei veneziani alla manifestazione Pro Gaza. In almeno seimila si sono incamminati lungo il Ponte della Libertà. || Da Santa Margherita a Piazzale Roma, migliaia di persone attraversano campi, percorrono fondamenta, affrontano pazientemente gli incolonnamenti nelle calli più strette per manifestare solidarietà alla popolazione di Gaza e contro la guerra e il blocco delle imbarcazioni che portavano aiuti umanitari sulla Striscia. Ed è un corteo che cresce lungo il cammino. La prima stima di 2.000 partecipanti viene continuamente aggiornata al rialzo: all’arrivo a Piazzale Roma – dov’è accolto con uno striscione srotolato dal tetto del garage comunale – la cifra ufficiale è già salita a 5.000. Quando poi con una scelta senza precedenti – s’incammina lungo la rampa che lo porta ad attraversare il Ponte della Libertà ad incontrare i manifestanti che arrivano da Mestre. Si parla già di 6.000. Il colpo d’occhio è impressionante. Sopra il ponte i due cortei si fondono in un unico blocco che supera le 25mila persone. Non tutti sono d’accordo, però. Anzi, secondo il senatore mestrino Raffaele Sperazon “Bloccare per ore il Ponte della Libertà è indecente e dimostra una volta di più che i centri sociali non sono spazi di confronto democratico ma di indottrinamento ideologico che avvelenano le coscienze dei giovani con l’odio e li trasformano in violenti intolleranti”. Che a Venezia, o più in generale in Italia, non tutti la pensino come loro, lo sanno anche le decine di migliaia di persone che oggi da Venezia e Mestre si sono incontrate sul Ponte della Libertà. – Intervistati TOMMASO CACCIARI (LABORATORIO OCCUPATO MORION), GIANFRANCO BETTIN (ALLEANZA VERDI SINISTRA), ALBERTO CANCIAN (USB VENETO), GIOVANNI LEONE (DIGIUNO PER LA PACE VENEZIA), GIULIA CACOPARDO (LABORATORIO OCCUPATO MORION) (Servizio di Filippo Fois)
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