01/10/2025 BELLUNO – Ha perso la vita nella notte un uomo di nazionalità italiana, detenuto nel carcere di Baldenìch a Belluno. Negli ultimi mesi vi abbiamo raccontato incendi, aggressioni, proteste; il sindacato della polizia penitenziaria denuncia una situazione insostenibile. || I compagni di cella hanno iniziato a insospettirsi quando dopo alcuni minuti non l’hanno visto rientrare. Italiano, sulla cinquantina, detenuto della sezione protetti del carcere di Baldenich, le generalità dell’uomo rinvenuto esanime dalle guardie carcerarie dopo che, approfittando della calma notturna, si è recato al bagno e ha compiuto un gesto estremo verso sé stesso. A nulla sono valsi i tentativi delle forza di polizia di rianimarlo. Sono 91, secondo il rapporto dell’associazione Antigone, gli atti estremi compiuti da detenuti delle carceri italiane nel 2024, a cui occorre aggiungere quelli del personale penitenziario, che riporta statistiche 4 volte superiori rispetto al resto della popolazione civile, numeri che evidenziano una situazione drammatica e l’urgenza di affrontare concretamente il tema della salute mentale all’interno delle carceri, ulteriormente aggravato dalla piaga del sovraffollamento dei detenuti, e al contrario dal sottodimensionamento degli organici di polizia.Sullo sfondo, che in realtà è un primo piano, il tema delle immobili, spesso inadeguati alla loro funzione. È il caso di Baldenich, la cui struttura ormai fatiscente risale al 1933 con evidenti carenze nella gestione degli spazi e nella fruibilità dei servizi. I sindacati chiedono contro contromisure, per evitare che fatti del genere possano ripresentarsi. – Intervistati ROBERT DA RE – FNS CISL (AL TELEFONO) (Servizio di Stefano Bozzi)
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