29/09/2025 AGORDO – Freddo e neve in quota, con pareti imbiancate fino ai 2200 metri. Le precipitazioni dei giorni scorsi hanno anticipato l’inverno sulle Dolomiti, mettendo anche a rischio la vita di un uomo di 60 anni, recuperato dopo essere rimasto 3 giorni bloccato in un bivacco. || Tre giorni bloccato in un bivacco a 2650 metri di quota, tra pioggia, bufere di neve e temperature di stampo invernale. Era ben attrezzato e pronto a trascorrere qualche notte all’avventura l’escursionista Perugino sessantenne che da giovedì è rimasto isolato al bivacco Biasin, lungo la via normale che conduce – dopo alcuni tratti attrezzati – alla cima del Monte Agner, in comune di Voltago Agordino. Sorpreso dalle precipitazioni nevose dei giorni scorsi, l’escursionista umbro non ha tentato il rientro fino alla mattinata di domenica, quando, rendendosi presto conto dell’impossibilità di ritrovare il sentiero sepolto sotto la neve, ha allertato le squadre del 118. Individuato a pochi metri dal bivacco grazie all’ausilio dell’elicottero Falco, i soccorritori hanno recuperato con l’uso del verricello, per riportarlo al rifugio Scarpa, in buone condizioni. I tecnici dell’elisoccorso sono subito ripartirti per recuperare un altro escursionista, un trentenne di nazionalità tedesca, al rifugio Vandelli – zona nera per il turismo degli impreparati – a seguito di un trauma alla caviglia che gli impediva di proseguire. Una diagnosi ripetutasi nel pomeriggio, quando un’altra squadra del soccorso alpino, questa volta con un fuoristrada, ha recuperato un 50enne di Belluno con un trauma al piede della zona di Malga Pramper, in comune di Val di Zoldo. (Servizio di Stefano Bozzi)


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