16/09/2025 VIGONOVO – «Quel traspallet pesa 600 chili, non cade da solo un muletto del genere». Il racconto con i dubbi di un conoscente.sulla morte di Stefano Bottaro, 61 anni di Vigonovo. Devastato dal dolore lo zio «Ho portato io la notizia alla madre questa mattina presto» || E’ lo zio Fernando Bottaro a raccontare con la voce spezzata il momento in cui dopo aver appreso dalla figlia della tragedia della morte sul lavoro del nipote, Stefano Bottaro 61 anni, sul piazzale dalla ditta MC Traspel a tombelle di Vigonovo, ha dovuto anche caricarsi di un compito difficilissimo, raccontarlo all’anziana madre del nipote. Stefano Bottaro aveva perso la moglie, malata di sla, da qualche anno. Per questo sebbene in pensione aveva ripreso a lavorare, per riempire quel vuoto incolmabile e coltivare la sua passione di sempre i camion. «Siamo davanti all’ennesima morte sul lavoro e non possiamo considerarla una fatalità», così il sindaco che sta valutando un modo per ricordare Stefano e tutte le vittime che non dovrebbero esserci. Poi è la voce di un conoscente a sollevare dubbi su come siano andate le cose. Il nodo resta tutto attorno a quel muletto elettrico, al suo peso insostenibile, e a chi lo abbia collocato dentro al tir insieme al carico pronto per partire per la Toscana, trasformandolo in una trappola mortale. – Intervistati FERNANDO BOTTARO (ZIO STEFANO BOTTARO), LUCA MARTELLO (SINDACO DI VIGONOVO), WESS MARCHIORI (MAGAZZINIERE) (Servizio di Annamaria Parisi)


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