14/09/2025 TREVISO – Celebrati all’ospedale San Camillo di Treviso i vent’anni del reparto di Riabilitazione con un focus sull’umanizzazione delle cure in particolare dei pazienti colpiti da ictus. || Oltre 8mila pazienti nell’arco di vent’anni, ma sono le ore di degenza lo specchio reale dello sforzo compiuto: più di 198mila. I numeri sono quelli dell’Unità di Medicina Fisica e Riabilitativa dell’ospedale San Camillo di Treviso, che con un evento aperto al pubblico ha voluto celebrare questo anniversario, incentrando interventi e testimonianze sul tema dell’umanizzazione delle cure. I laboratori attivati con gli studenti del Collegio Pio X, volti e immagini ripercorsi in una mostra fotografica alle palestre riabilitative. E poi un convegno, terminato in un concerto, con interventi e testimonianze sull’importanza del mettere al centro non la malattia, ma l’uomo malato in tutte le sue sfaccettature. Musica, arte, pittura come ritorno alla vita.Quello del San Camillo è stato l’unico reparto di Riabilitazione del territorio rimasto covid free durante la pandemia per continuare ad accogliere in particolare i pazienti colpiti da ictus. Ed è una realtà in ulteriore crescita, avendo ottenuto dalla Regione l’autorizzazione ad altri 20 posti letto. Due decenni di grandi sforzi, alle spalle e una giornata di festa, quella organizzata in collaborazione tra gli altri con Centro Marca Banca, servita innanzitutto per dire grazie. – Intervistati DOTT. ANDREA BELTRAMIN (Dir. Medicina Fisica e Riabilitativa Ospedale San Camillo) (Servizio di Lina Paronetto)
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