11/09/2025 VENEZIA – In Veneto il nuovo anno scolastico vede una dozzina di scuole paritarie Fism che non riprenderanno le lezioni. Denatalità ma soprattutto carenza di risorse le cause di queste chiusure || Un trend che continua con una media di 12-14 scuole paritarie che ogni anno in Veneto chiudono vuoi per mancanza di risorse vuoi per carenza di bimbi a causa dell’inverno demografico. Tre gli istituti che hanno chiuso nel vicentino, altrettanti nel veronese e nel trevigiano, nella Marca due scuole nel solo territorio comunale di Moriago della Battaglia, uno rispettivamente nel bellunese, rodigino e veneziano. Una flessione del 4% di iscritti che si traduce in 2500 bimbi in meno nelle scuole dell’infanzia. Dati che nella nostra regione assumono un carattere ancora più significativo se si considera che nel 45% dei comuni veneti esiste la sola scuola paritaria Fism un dato strettamente legato alla nostra realtà. E allora per continuare ad offrire un servizio alle famiglie ci si riorganizza con modalità differenti, con strutture più piccole e meno articolate. Questo però comporta il rischio della nascita di realtà non del tutto regolari come accaduto in epoca covid. Denatalità ma anche carenza di risorse le cause di questi numeri, per garantire il servizio servirebbero tra i 50 e i 70 milioni in più in Veneto per le scuole dell’infanzia. Un appello alla politica nazionale dunque, e guardando invece a quella regionale il pensiero di Stefano Cecchin Presidente Fism Veneto va ai candidati alle prossime elezioni riportando in primo piano il tema dell’addizionale Irpef – Intervistati STEFANO CECCHIN (Presidente Fism Veneto) (Servizio di Francesca Bozza)
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