24/02/2021 VENEZIA – Le mani della mafia del business del “green” e della sanità. L’allarme dalla Direzione investigativa antimafia: la crisi legata alla pandemia ha aperto nuove strade che le organizzazioni criminali stanno battendo. E il Veneto non è esente, secondo il comandante della Guardia di Finanza Mainolfi. || La pandemia di Covid-19 rappresenta una “grande opportunità” per le mafie e lo snellimento delle procedure di affidamento degli appalti e dei servizi pubblici comporterà “seri rischi di infiltrazione mafiosa dell’economia legale, specie nel settore sanitario”. A lanciare il messaggio d’allarme, l’ultima relazione semestrale della Direzione investigativa antimafia, che evidenzia come, a fronte di un rallentamento del 10% del pil nazionale, nei primi sei mesi del 2020 le segnalazioni per operazioni sospette siano aumentate del 30%. Un fenomeno che preoccupa e che è attentamente monitorato anche in Veneto.Il rischio concreto è che molte aziende finiscano in mano alle mafie, senza distinzione di regione. Il settore più esposto è quello sanitario, l’organizzazione criminale su cui si concentra l’attenzione la ‘ndrangheta, con capitali più cospicui. E poi c’è il tema dell’usura, in forte aumento. Lo sforzo per contrastare questa china, sottolinea il generale Mainolfi, dev’essere comune. – Intervistati GEN. GIOVANNI MAINOLFI (Com. regionale Guardia di Finanza) (Servizio di Lina Paronetto)


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