09/09/2025 VENEZIA – Inchiesta palude. Trovatol’accordo tra Procura e la difesa dell’ex assessore Boraso:3 anni e 10 mesi di reclusione, oltre a 308 mila euro di confisca. || Dopo due ore di udienza, la giudice per l’udienza preliminari Franceschetti ha, dunque, accolto la richiesta di patteggiamento presentata dal legale dell’ex assessore comunale alla Mobilità Renato Boraso: tre anni e 10 mesi di reclusione, oltre a 308.000 euro, che Boraso ha ottenuto dalla vendita della sua casa in montagna, di confisca per 12 capi di imputazione legati a episodi di corruzione in merito a pressioni esercitate sugli uffici comunali e su varie aziende partecipate per favorire imprenditori. L’avvocato Pauro non ha chiesto una diminuzione della misura cautelare, dunque Boraso resta agli arresti domiciliari. Hanno patteggiato anche gli imprenditori Fabrizio Ormenese: due anni e 9 mesi di reclusione e 27.000 euro di confisca per i concorsi in corruzione, e Daniele Brichese: tre anni e 10 mesi di reclusione e 7.000 euro, accusato dalla Procura di aver ottenuto favori dall’ex assessore Boraso per la sua impresa Tecnofon.I tempi si sono allungati per permettere a Boraso di recuperare il denaro necessario vendendo la casa. L’ex assessore resta comunque tra i 34 indagati, tra cui il sindacao Brugnaro, che l’11 dicembre andranno all’udienza preliminare per il rinvio a giudizio: dovrà rispondere di turbativa d’asta in merito alla vendita di palazzo Papadopoli Poerio. – Intervistati AVV. UMBERTO PAURO (LEGALE RENATO BORASO), AVV. LEONARDO DE LUCA (LEGALE FABRIZIO ORMENESE) (Servizio di Ilaria Marchiori)
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