01/09/2025 SAN POLO DI PIAVE – I Carabinieri sabato pomeriggio hanno arrestato un 28enne di origini marocchine. Lo scorso luglio l’uomo si era schiantato con un’auto rubata e aveva rapinato del cellulare una donna intervenuta sul luogo dell’incidente || Era iniziata con un furto la notte di follia vissuta lo scorso 20 luglio a San Polo di Piave. Protagonista un 28enne marocchino senza fissa dimora arrestato nelle ultime ore dai Carabinieri in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Treviso. Il provvedimento è scattato dopo le indagini portate avanti dai militari dell’arma su una serie di reati tra cui furti, rapine e lesioni, commessi a San Polo lo scorso luglio. Quella notte l’uomo dopo aver rubato una Micra dal cortile dell’abitazione di una donna in via Roma si era allontanato, la sua fuga però era finita pochi chilometri dopo in via Callarghe dove, probabilmente a causa della velocità elevata e delle sue condizioni psicofisiche, aveva perso il controllo della vettura abbattendo prima un palo della luce e sfondando poi il muro di recinzione di un’abitazione. Dopo lo schianto l’uomo era scappato nei campi per poi tornare dopo pochi minuti nuovamente in via Callarghe dove nel frattempo si erano radunati diversi residenti, tra loro anche una 56enne che stava segnalando alle vetture che transitavano di rallentare visto l’incidente poco distante. All’improvviso di fronte a lei era comparso il nordafricano che l’aveva aggredita strappandole dalle mani il cellulare. La scena era stata vista da un automobilista che era riuscito a recuperare lo smartphone e a restituirlo alla donna che spaventata si era rifugiata nel suo giardino venendo nuovamente raggiunta dal 28enne che l’aveva spinta violentemente a terra portandole via il telefonino. I Carabinieri immediatamente intervenuti sul posto grazie agli elementi raccolti e alle immagini della videosorveglianza erano riusciti a identificare il cittadino marocchino che era stato denunciato in stato di libertà per rapina, ricettazione e lesioni personali. Dopo ulteriori indagini, per lui si sono ora aperte le porte del carcere (Servizio di Francesca Bozza)


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