30/08/2025 MESTRE – Il nuovo fronte di crisi delle piccole e medie aziende Venete è la mancanza di lavoratori. Secondo l’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, la metà dei 127mila nuovi posti di lavoro disponibili in Regione nei prossimi mesi potrebbe non essere occupata. || Carpentieri, gruisti, fresatori, saldatori od operatori di macchine a controllo numerico computerizzato… In Veneto gli operai specializzati stanno diventando introvabili e quattro colloqui su dieci finiscono deserti. Poco più della metà dei 127mila nuovi posti di lavoro disponibili in Regione da qui ad Ottobre sarà di difficile reperimento. Lo sostiene l’Ufficio Studi della CGIA sulla base degli ultimi dati di Unioncamere e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Anche altre cause contribuiscono a ridurre la disponibilità di forza lavoro. Innanzitutto la denatalità e l’invecchiamento della popolazione, ma è anche rilevante sottolineare come molti giovaninon possiedano le competenze tecniche e professionali richieste, in particolare nel settore manifatturiero. Un fenomeno che conferma lo storico divario che persiste tra formazione scolastica ed esigenze del sistema produttivo. I settori dove è sempre più difficile reperire operai specializzati riguardano l’edilizia e il manifatturiero, in particolare nelle filiere del legno, del tessile-abbigliamento-calzature e della metalmeccanica. Le più colpite dal fenomeno sono le imprese di piccole e piccolissime dimensioni. – Intervistati PAOLO ZABEO (COORDINATORE UFFICIO STUDI CGIA MESTRE) (Servizio di Filippo Fois)
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