29/08/2025 TREVISO – Dai furbetti della Naspi alla richiesta di revisione dello strumento per chi perde il lavoro, da Confartigianato Treviso numeri, richieste e scoperte come quella di dieci indiani che volevano aprire partita iva qualche mese fa || E’ un concetto semplice quello che la confartigianato denuncia, ovvero che la Naspi, lo strumento che dovrebbe servire a sostenere il reddito di chi non ha un lavoro, oggi non funziona più ed è terreno di furbetti, come gli ultimi scoperti di recente ad Oderzo quando dieci persone di origine indiana, provenienti dal comparto agricoltura e licenziate, si sono presentate per aprire partita ivaMa la questione è più ampia, oggi lo strumento consente a molti di non impegnarsi a cercare un lavoro nonostante le aziende cerchino disperatamente manodopera perchè possono arrotondare anche con lavori in nero, mentre le aziende artigiane trevigiane pagano 16 milioni di euro all’anno per sostenere la NASPI. I numeri lo dicono chiaramente, dal 2022 al 2023 ci sono quasi duemila percettori di naspi in più, da 21,700 a 23,400 – Intervistati ARMANDO SARTORI (Presidente Confartigianato Treviso), CARLO CERIANA (Direttore Confartigianato Treviso) (Servizio di Elena Dal Forno)
Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.