22/08/2025 PONTE DI PIAVE – A 24 ore dalla dichiarazione congiunta America e Unione Europea sui dazi stabiliti in maniera uniforme al 15% si iniziano a fare i conti sull’impatto dei vari settori produttivi. E nella Marca in particolare sul prosecco anche se la vera preoccupazione e’ la stabilita’ dell’accordo. || E’ la stabilita’ del mercato americano la vera preoccupazione dell’agricoltura veneta. Dopo la conferma del 15% per tutto l’agroalimentare italiano e’ questa la posizione di Giangiacomo Scotti Bonaldi recentemente passato dalla presidenza della Confagricoltura trevigiana a quella regionale Andando sul pratico se per una bottiglia di prosecco doc viene importata in america a 4 euro di media il dazio e’ di 60 centesimi. Discorso diverso invece per le docg importate a 10 euro con quindi un dazio di un euro e mezzo. A questo va aggiunta la svalutazione del dollaro che significa minore propensione al consumo per beni non essenziali come i vini. Ma al di la’ di questa incertezza resta la consapevolezza di dover subire comunque il male minore tra un tasso al 25% solo per alcuni prodotti con l’esenzione per i vini e il 15% per tutti.E come sempre, sottolinea il presidente di Confagricoltura Veneto, da un momento di difficolta’ nascono nuovi stimoli che in questo caso significa cercare anche nuovi clienti. – Intervistati GIANGIACOMO GALLARATI SCOTTI BONALDI
(Presidente Confagricoltura Veneto
) (Servizio di Lucio Zanato)
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