12/08/2025 TESSERA – Dopo sette ore bloccato all’aeroporto di Tel Aviv, don Nandino Capovilla è stato espulso da Israele ed è atterrato a Venezia. Ad attendere il parroco di Marghera, tanti amici che hanno seguito con apprensione quello che era diventato un caso internazionale. || Quando don Nandino esce dal varco degli arrivi dell’aeroporto Marco Polo, il gruppo di amici, parrocchiani, volontari e attivisti di associazioni che si sono organizzate per dargli il bentornato, si scioglie in un applauso liberatorio. Dopo sette ore bloccato all’aeroporto di Tel Aviv, al parroco del quartiere Cita di Marghera ed ex coordinatore nazionale di Pax Christi Italia, sono stati riconsegnati valigia e cellulare ed è stato espulso dallo Stato di Israele.In quelle ore convulse quello di don Nandino è stato un caso internazionale per il quale si sono mobilitate istituzioni come il Ministero degli Esteri e la Conferenza Episcopale Italiana. Assieme ad una quindicina di persone era atterrato a Tel Aviv dove avrebbe dovuto partecipare adun pellegrinaggio di pace in Terra Santa.Don Nandino Capovilla è molto critico delle politiche del Governo Netanyahu ed è possibile sia sgradito in Israele anche per il suo libro “Sotto il Cielo di Gaza” in cui descrive la situazione dopo il 7 ottobre.Mentre era bloccato a Tel Aviv ha scritto in un post: «Basta una riga per dire che sto bene, mentre le altre vanno usate per chiedere sanzioni allo stato che tra i suoi “errori” bombarda moschee e chiese mentre i suoi orrori si continua a fingere che siano solo esagerazioni». – Intervistati DON NANDINO CAPOVILLA (PARROCO QUARTIERE CITA MARGHERA) (Servizio di Filippo Fois)
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