12/08/2025 BORCA DI CADORE – Due mesi fa, la sera del 15 giugno, una frana scesa dall’Antelao ha travolto la frazione di Cancia, a Borca di Cadore. Oggi il paese è tornato quasi alla normalità. Quasi, perché in una casa dell’Ottocento, il giardino è ancora sepolto sotto cumuli di ghiaia e fango solidificato. La proprietaria ci ha chiamati per mostrarci cosa significa vivere circondati da un pezzo di frana che nessuno ha ancora portato via. || Cancìa, agosto. Sole, traffico vacanziero sulla 51 di Alemagna. Il borgo di Borca di Cadore, a guardarlo oggi, sembra difficile immaginarlo la sera del 15 giugno scorso, quando una colata di oltre 100 mila metri cubi di pietre e fango è piombata giù dall’Antelao. Ma basta deviare di pochi metri, per trovare un frammento di quella notte. Davanti a questa casa dell’Ottocento dei trisavoli della signora Scaglia, il prato non c’è più. Al suo posto, una colata grigia di ghiaia e melma, indurita dal sole e dalla pioggia. Cumuli che arrivano a ridosso della strada e in alcuni punti sfiorano i gradini d’ingresso.Il sindaco Bortolo Sala, contattato, ha spiegato dopo l’intervento dei vigili del fuoco e dei volontari della protezione civile, la ditta incaricata dal Comune non ha potuto operare perché la signora Scaglia, che vive a Trieste, voleva essere presente alla rimozione del materiale posto in un’area di pregio. Ad ogni buon conto, là dove la sera del 15 giugno c’era un cancello ora c’è un argine ormai assottigliato che dovrebbe contenere il dilavamento. Poco oltre, un cumulo di sassi che la signora Scaglia ironicamente chiama il suo piccolo Antelao mentre sopra, svettano imponenti due abeti che hanno 60 anni, dalle radici importanti che bisogna preservare per non compromettere la stabilità delle piante.Il resto del paese, in gran parte ha rimosso le tracce della frana. Qui, invece, il tempo sembra essersi fermato e il problema non è solo estetico. Fuori, lungo la ciclabile frequentatissima dai ciclisti, la situazione è vivace. Dentro il giardino, il silenzio e il peso di due mesi di attesa di chi aspetta che la montagna venga portata via, almeno da casa propria. – Intervistati DANIELA SCAGLIA (Servizio di Tiziana Bolognani)
Questo contenuto audiovisivo è di proprietà esclusiva di Medianordest. È vietato l’utilizzo, la distribuzione, la riproduzione, o qualsiasi altra forma di elaborazione o condivisione del materiale senza previa autorizzazione scritta da parte di Medianordest.