12/08/2025 BORCA DI CADORE – E sono quasi due mesi dalla frana di Cancia che ha causato gravissimi danni alle case, ma fortunatamente nessun ferito. Ripercorriamo insieme quella tragica serata, seguita da un risveglio spettrale. || E’ la notte tra il15 giugno e il 16 giugno quando una colata di fango e detriti travolge la frazione di Cancia, nel Comune di Borca di Cadore, causando l’isolamento temporaneo del paese e la chiusura della statale di Alemagna. Il tam tam della notizia rimbalza nei social. I video artigianali, ma fondamentali per comprendere l’entità del disastro, rimbalzano un’apocalisse. Ma è il giorno seguente che il paesaggio, lunare, dà il benvenuto alla nostra troupe; i colleghi Cristian Arboit e Stefano Bozzi, tra i primi ad arrivare per documentare quanto accaduto lavorano tutto il giorno immersi letteralmente nel fango; superare i cumuli di materiale a volte impossibile. L’Antelao ha riversato a valle un volume stimato provvisoriamente in 100 mila metri cubi di materiale, oltre un terzo del quale ha sommerso le case. Non ci sono vittime, nè feriti ed è già un miracolo.Ad innescare la frana un vero e proprio nubifragio che ha innescato il fiume di fango, sassi e detriti.Le voci del giorno dopo quando il paese intero si è contato e chi ha potuto si è subito dato da fare per iniziare a rimuovere il materiale insidiosissimo, prima che il sole lo solidifichi. Una corsa contro il tempo. Nella zona arrivano i volontari della protezione civile, la macchina dei soccorsi viene mobilitata immediatamente, viene dichiarato lo stato di emergenza regionale per concludere le prime operazioni, procedere alla ricognizione dettagliata dei danni e pianificare gli interventi necessari a mettere in sicurezza il territorio. A monte, gravemente danneggiate le briglie di contenimento a pettine, opera progettata dalla Provincia di tecnologia giapponese. Ma il sistema di allarme automatico, realizzato proprio per avvisare la popolazione quella sera non funziona per una interruzione alla linea elettrica ed è il sindaco Bortolo Sala ad attivarlo manualmente. Ma è già troppo tardi. I danni sono ingentissimi: 500 mila euro solo a carico del Comune di Borca di Cadore, 2 milioni l’importo stanziato dall (Servizio di Tiziana Bolognani)
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