11/08/2025 JESOLO – La Procura di Venezia ha iscritto nel registro degli indagati la mamma alla guida dell’auto finita nel Sile a Jesolo. L’ipotesi è di lesioni colpose.Rimangono gravissime le condizioni del figlio di 5 anni, rimasto 20 minuti sott’acqua. || E’ indagata con l’ipotesi di lesioni colpose, la 38enne di origine moldava che guidava l’auto finita nel Sile con a bordo i figli di 12 e 5 anni.Il bimbo di 5 anni è stato salvato dai sommozzatori dei pompieri dopo 20 minuti trascorsi sott’acqua, ed ora lotta tra la vita e la morte ricoverato in condizioni gravissime nella terapia intensiva della pediatria di Padova.L’iscrizione della donna nel registro degli indagati sarebbe un atto dovuto da parte della Procura, per consentirle di nominare eventuali consulenti a difesa.La donna ha perso il controllo dell’auto a Jesolo, al bivio tra via Piave Vecchio e via Adriatico, oltrepassando l’argine e cadendo nel fiume. Lei e la figlia di 12 anni erano riuscite a mettersi in salvo risalendo in superficie, mentre il bimbo era rimasto bloccato nel seggiolino sul sedile posteriore con il mezzo che continuava a sprofondare.Seppur gravissime le condizioni del bimbo rimango stabili. Dopo l’uscita di strada l’automobile è sprofondata fino a raggiungere il fondo del fiume a 7 metri di profondità. Prima di essere riportato in superficie dai sommozzatori dei vigili del fuoco – dopo due tentativi di salvataggio da parte di un cuoco 38enne tunisino ed un turista tedesco – il piccolo ha trascorso 20 minuti sott’acqua, bloccato dalle cinture del seggiolino. Data la lunga permanenza senza ossigeno, bisognerà quindi attendere che nei prossimi giorni i sanitari possano valutare i danni patiti a livello neurologico e le eventuali possibilità di ripresa. – Intervistati CHRISTOFER DE ZOTTI (SINDACO DI JESOLO) (Servizio di Filippo Fois)
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