11/08/2025 SANTA MARIA DI SALA – Tra domani e mercoledì le autopsie sui due operai egiziani morti mentre lavoravano in una fossa biologica a Santa Maria di Sala. Le difese dei due indagati non nominano consulenti di parte. || Le autopsie sui corpi di Ziad Saad Abdou Mustafà e Sayed Abdelwahab Mahmoud, i due operai egiziani morti venerdì scorso all’interno della fossa biologica di una villa a Vertenigo di Santa Maria di Sala, verranno eseguite in due momenti: la prima domani, e la seconda mercoledì. Gli accertamenti saranno eseguiti dal consulente nominato dalla Procura nell’ambito dell’inchiesta per omicidio colposo che vede indagati Voinea, titolare della ditta Paolo Traslochi, e Andrea Pivetta, presidente della cooperativa Cssa di Spinea.All’udienza di oggi, l’avvocato Matteo Garbisi, difensore di Voinea, ha confermato che la difesa non nominerà un consulente tecnico di parte per seguire l’autopsia. Una scelta condivisa anche dal legale di Pivetta, l’avvocato Francesco Schioppa.”La causa della morte, per quanto importante, non sposta i termini della responsabilità penale”, ha dichiarato Garbisi, spiegando che si tratta di un accertamento “puro”, destinato a ricostruire solo la dinamica oggettiva del decesso. Secondo la difesa, il punto centrale è stabilire chi abbia preso la decisione di far scendere i due operai nella vasca.”Che siano morti per annegamento o per esalazioni tossiche, ha aggiunto, l’avvocato, è irrilevante rispetto alla responsabilità di chi ha ordinato quell’intervento”. Proprio per questo, le difese hanno scelto di non partecipare all’accertamento tecnico in qualità di parte.Il consulente del Pubblico Ministero procederà quindi in autonomia, come previsto nei casi di accertamento tecnico non ripetibile. Le responsabilità penali saranno valutate solo al termine delle indagini.Per quanto riguarda il deposito della relazione autoptica, il Pubblico Ministero ha concesso al proprio consulente 90 giorni di tempo. (Servizio di Nicola Marcato)
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