09/08/2025 PONTE DI PIAVE – In vista dei bagni di Ferragosto e dopo i tre morti sul Piave tra giugno e luglio è scattato il primo weekend di pattugliamento del fiume da parte di 300 volontari di tre associazioni, informeranno sui rischi della balneazione, che resta vietata. || Si sa che a Ferragosto il Piave è il luogo ideale per chi rinuncia al mare, ma è sempre bene ricordare, dopo le recenti tragedie avvenute, con tre vite strappate dal fiume, che il fiume non è un luogo sicuro per la balneazione. Ecco perchè il recente vertice provinciale ha creato un servizio divulgativo che riunisce Fipsas, Federcaccia e Associazione Libera Caccia per un totale di 300 volontari che si dislocheranno a Pederobba, Spresiano, Maserada, Saletto, Ponte di Piave e Fagarè. Obbiettivo sensibilizzare le persone attrvaerso un volantino a fare un uso responsabile del fiume ricordando oltre ai pericoli della balneazione anche quelli legati al fiume in sè, redatto in due lingue, italiano e ingleseUn servizio che non farà multe, nè si pone come una forza di polizia, che sarà chiamata in caso di pericolo, ma atto solo a rendere più consapevoli le persone dei rischiIl problema resta comunque far comprendere alle persone il rischio, spesso non evidenteAnche fare fuochi a terra non è consentito, quindi attenzione alle grigliate, solo nei bracieri adatti e alla fine rimuovere i propri rifiuti, anche qui sono in arrivo sanzioni per chi non lo farà. – Intervistati TOMMASO CAPPUCCIO (PRESIDENTE PROVINCIALE FIPSAS TREVISO), LUCIANO MARCON (Guardia ittico-ambientale) (Servizio di Elena Dal Forno)
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