09/08/2025 MESTRE – Le imprese venete aspettano quasi un miliardo di euro dai ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione. Il fenomeno penalizza soprattutto le piccole aziende e rallenta lo sviluppo economico. L’analisi della CGIA di Mestre. || Nel 2024, le imprese venete hanno lasciato sul tavolo fino a un miliardo di euro per lavori e forniture già consegnati alla Pubblica Amministrazione. Colpevole, non solo la burocrazia lenta, ma veri e propri ritardi nei pagamenti, concentrati soprattutto tra gli enti pubblici del Sud Italia. A lanciare l’allarme è la CGIA di Mestre, che parla di “malcostume” ancora diffuso e di pratiche scorrette che penalizzano soprattutto le piccole aziende. Così – fa sapere la CGIA – si andrebbe a risolvere un problema che continua a minare la tenuta finanziaria di molte piccole e medie imprese venete che lavorano per i committenti pubblici, in particolare del mezzogiorno. A livello nazionale, nel 2024, la PA ha ricevuto fatture per 198 miliardi di euro, ma ne ha saldate solo 189. Mancano dunque più di 8 miliardi, e sono tra gli 800 milioni e 1 miliardo i soldi destinati alle casse delle imprese venete. La regione si conferema tra le più puntuali con i pagamenti pubblici con amministrazoin che saldano le fatture anche prima dei 30 giorni previsti. Ma la CGIA sostiene fermamente che ciò non basta: Perché quando la PA non paga, a rimetterci non è solo l’imprenditore, ma tutto il tessuto economico locale che di quelle imprese vive. – Intervistati PAOLO ZABEO (Coordinatore del Centro Studi CGIA Mestre) (Servizio di Edy Caliman)


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