07/08/2025 BELLUNO – Un nuovo caso di sindrome emolitico-uremica in Veneto: un lattante di dieci mesi e mezzo è stato ricoverato prima all’ospedale di Belluno e poi trasferito a Padova per complicanze renali. Si tratta di una patologia rara ma molto grave, spesso legata a infezioni alimentari. Il bambino è ora in miglioramento. L’Ulss Dolomiti attiva una strategia di vigilanza. || Urine scure, sangue visibile. Un quadro ecografico che non lascia dubbi: edema a entrambi i reni. Così, nella notte del ricovero all’ospedale San Martino di Belluno, è stato diagnosticato un caso di SEU, sindrome emolitico-uremica, in un lattante di dieci mesi e mezzo.La SEU è una patologia rara ma molto seria, che nei bambini sotto i 5 anni rappresenta una delle principali cause di insufficienza renale acuta e, nei casi più gravi, può portare al trapianto. In estate, i casi aumentano. Tra giugno e agosto, il Veneto è tra le regioni italiane più coinvolte. E non è il primo episodio: lo scorso novembre, una bambina di Cortina d’Ampezzo aveva contratto la SEU dopo aver consumato formaggio prodotto con latte crudo.Per prevenire nuovi casi, il Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti ha attivato una strategia di vigilanza sul territorio: focus sull’innalzamento degli standard igienico-sanitari nelle produzioni lattiero-casearie, controlli mirati e sensibilizzazione della popolazione. Il bambino di Belluno resta sotto stretta osservazione, il decorso positivo. Ma il caso riaccende l’attenzione sulla sicurezza alimentare, soprattutto per i più piccoli ai quali per nessuna ragione devono essere somministrati alimenti crudi. – Intervistati STEFANO MARZINI (DIRETTORE DIPARTIMENTO PEDIATRICO OSPEDALE BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)

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