05/08/2025 VENEZIA – La Venezia del 1800 e dei primi del ‘900 rivive in una esposizione di fotografie di collezionisti privati che parte dal periodo della dominazione austriaca fino al crollo del campanile di San Marco. || Carlo Montanaro ci scherza su, perché in fondo molti musei sono nati da collezioni private, quindi in un certo senso dalla passione di accumulare determinati oggetti. E di fotografie e filmati antichi e degli apparecchi per realizzarli Montanaro è un grande accumulatore nel senso buono del termine. Assieme ad altri appassionati ha aperto una piccola mostra gratuita di vecchie immagini dell’800 veneziano e dei primi del ‘900, in Calle del Forno a Cannaregio.Venezia allora era stata ceduta all’Austria dalla Francia. E capitava che chi comandava in città – li si vede in una collezione curata da Carlo Rizzardini – era ritratto magari dagli stessi fotografi che avevano partecipato ai moti d’indipendenza di Daniele Manin del 1848. Quando si arriva al Regno d’Italia c’è un nuovo cambio di regime. Ed è curiosa la peregrinazione del monumento equestre di Vittorio Emanuele II che in cerca della destinazione definitiva in Riva degli Schiavoni, vaga tra la Basilica di San Marco e il Palazzo Ducale. Poi nelle prime vedute campi e fondamenta appaiono deserte, ma solo per un motivo tecnico. – Intervistati CARLO MONTANARO (Servizio di Filippo Fois)
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