02/08/2025 DOLO – L’ondata di maltempo che ha colpito il veneziano ha risvegliato l’incubo del tornado che colpì la Riviera del Brenta dieci anni fa. Una tromba d’aria ha fortunatamente solo sfiorato Fiesso d’Artico. Danni e disagi per allagamenti e cadute d’alberi in varie località delle province. || E’ il primo pomeriggio quando nel cielo si materializza lo spettro dell’incubo che l’8 luglio 2015 sconvolse la Riviera del Brenta, provocando un morto, 92 feriti e 100 milioni d’anni tra Dolo, Mira e Cazzago. Ecco nelle immagini diffuse da “Meteo Bassano Pedemontana” cosa appariva all’orizzonte a Fiesso d’Artico attorno alle 13: ciò che fortunatamente si è risolto solo in un grosso spavento. Il tornado non ha toccato terra e non ci sono stati feriti o danni alle abitazioni. Il sindaco Marco Comunato ha comunque invitato a prestare la massima attenzione ed evitare spostamenti non necessari: il forte vento ha provocato la caduta di rami di grosse dimensioni. Altrove è andata un po’ peggio. Come a Dolo.Quello degli alberi caduti è un fenomeno che ha colpito anche altri Comuni vicini. Particolarmente pericolosa la caduta di un albero in via Roma a Pianiga che fortunatamente non ha provocato conseguenze. Disagi anche a Sottomarina, dalle cui spiagge – come da quelle di Pellestrina – si è assistito solo al passaggio di una tromba marina in Adriatico. – Intervistati GIANLUIGI NALETTO (SINDACO DI DOLO), MAURO ARMELAO (SINDACO DI CHIOGGIA) (Servizio di Filippo Fois)


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