02/08/2025 VENEZIA – Contributo d’accesso a 100 euro: la proposta che già aveva fatto discutere a luglio è rilanciata da ABBAV: l’associazione dei gestori di affitti turistici.A Venezia le locazioni brevi hanno subito un calo tra il 20% e il 30% – dice la presidente Giacomin – anche a causa di una narrazione sbagliata della città. || Non solo gli alberghi veneziani hanno perso clienti, tra le affittanze turistiche si registra un calo del 20% in laguna e del 30 in terraferma e questo nonostante dal 2023 ce ne siano mille in meno. Dal 2025 inoltre ne sono state aperte alcune che al momento sono senza ospiti; aperte solo per paura dell’arrivo di una legislazione penalizzante. A dirlo è Ondina Giacomin presidente di ABBAV, l’associazione che riunisce gestori di Locazioni Brevi e B&B: le storture del turismo di massa a Venezia – afferma – sono provocate dalle ondate di visitatori giornalieri che il contributo d’accesso, così com’è ora, non può certo contenere.Per Giacomin il contributo più caro potrebbe e dovrebbe essere giustificato con l’accesso a determinati servizi come il trasporto pubblico localee l’ingresso ad alcuni musei. Per ABBAV poi il provvedimento è applicato dal Comune di Venezia unicamente nei fine settimana e appena fino alle quattro di pomeriggio per un motivo ben preciso. Il calo di presenze secondo Giacomin è provocato da un insieme di fattori negativi: dalla narrazione di una città invasa da borseggiatori al Giubileo e all’elezione di un Papa americano che ha deviato su Roma parte dei flussi, oltre che da una situazione internazionale precaria. – Intervistati ONDINA GIACOMIN (PRESIDENTE ABBAV) (Servizio di Filippo Fois)
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