20/02/2021 VENEZIA – Prosegue il percorso di avvicinamento della torre, in vetro di Murano e acciaio, realizzata dal noto scultore veneziano Giorgio Bortoli che presto dovrebbe spiccare il volo per New York. || In America hanno già progettato il basamento pronto ad accogliere la grande Torre di Luce in acciaio e vetro di Murano, che, non appena la pandemia lo consentirà, dovrebbe sbarcare a New York per suggellare il gemellaggio tra le due città Venezia e New York. Molti sono i significati simbolici ricorrenti, tra questi anche l’inserimento di alcuni frammenti di mattoni del vecchio campanile crollato a San Marco.Si tratta, come già accennato, di un’archiscultura (un mix di architettura e scultura), alta 12 metri, opera dello scultore veneziano Giorgio Bortoli, voluta dal Comune di Venezia e prodotta dall’Associazione Marghera-Venezia-New York, che rappresenta il campanile di San Marco contenuto all’interno della Metropolitan Life Tower di New York. Quest’ultima venne progettata dall’architetto Brun su immagine del campanile di San Marco nel 1909 e fu l’edificio più alto del mondo fino al 1913.Bortoli ha così voluto unire in un’unica opera le due strutture con l’intento di manifestare il desiderio che la modernità non sconfigga il passato, ma lo tuteli.In questa “torre” infatti vengono accostati l’acciaio ed il vetro, simbolo per eccellenza della Serenissima. Non sono vetri comuni, ma si tratta di frammenti di vetro colorati dell’antico campanile di San Marco, crollato nel 1902.Ora l’opera si trova ad Aviano. Un’opera, dunque, molto bella e originale che unisce, nel nome di un’antica amicizia, Venezia e New York. Un messaggio di coesione e condivisione più che mai attuale ancor più oggi in un tempo storico di pandemia. – Intervistati GIORGIO BORTOLI (SCULTORE) (Servizio di Lorenzo Mayer)