30/07/2025 MESTRE – In provincia di Venezia, l’introduzione dei dazi con gli Stati Uniti mette a rischio decine di migliaia di posti di lavoro.E’ l’allarme lanciato dalla CGIL, che individua nelle piccole e medie imprese manufatturiere il settore più a rischio. || Agli allarmi lanciati dalle associazioni di categoria della provincia di Venezia per l’introduzione di dazi generalizzati al 15% tra Unione Europea e Stati Uniti, si aggiunge anche quello della CGIL che individua conseguenze serie proprio per la conformazione economica di questo territorio: contrassegnato da una rete di piccole e medie imprese artigiane. Senza giri di parole il segretario generale Daniele Giordano definisce i dazi un’autentica sciagura.Senza considerare l’indotto, la manifattura impiega nel venezianoquasi 50.000 persone. E proprio il settore manifatturiero presenta particolarità che sembrano esporlo più di altri al rischio che i costi dei dazi vengano scaricati sui dipendenti: attraverso il contenimento del costo lavoro, favorendo ancora una volta le occupazioni meno qualificate e aprendo a licenziamenti e ricorso alla cassa integrazione. Per la CGIL, Venezia non può permettersi che all’inazione politica si affianchino scelte economichescellerate, spacciate come una vittoria. – Intervistati DANIELE GIORDANO (SEGRETARIO GENERALE CGIL VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)
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