28/07/2025 VALDOBBIADENE – Una vicenda che ripropone il tema della fauna selvatica sulle rive in particolare i cinghiali che in costante espansione. Notevoli i danni che creano non solo alla produzione del prosecco ma alla stessa stabilita’ dei terrazzamenti. || La vicenda di Emanuele Spada sta colpendo profondamente i viticoltori delle colline Unesco. Perche’ e’ l’ennesima vittima di un territorio bello fragile ma estremamente insidioso anche per l’azione degli animali selvatici in particolare cinghiali, sottolinea Francesco Drusian, uno dei maggiori produttori della docg e veterano della coltivazione sulle rive estreme.Ecco allora la presenza dei piccoli escavatori come quello di Emanuele Spada sulle rive estreme ma anche la battaglia continua con la fauna selvatica pesante, in particolare cervi e cinghiali che sul fondo ai confini del bosco vanno spesso ad abbeverarsi, a mangiare l’uva e a smuovere il terreno che diventa pericoloso. Ed e’ probabilmente li che Emanuele Spada avra’ trovato l’animale morto pensando che l’unica soluzione fosse interrare la carcassa. – Intervistati FRANCESCO DRUSIAN (Viticoltore) (Servizio di Lucio Zanato)


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