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CORTINA D’AMPEZZO | SMART WORKING NEGATO, L’AVVOCATO: ‘SCELTA IDEOLOGICA, NON LEGITTIMA’

26/07/2025 CORTINA D’AMPEZZO – Il caso della lavoratrice madre cui la Seam, partecipata pubblica del Comune di Cortina, ha negato lo smart working. Dopo la replica della società, a stretto giro arrivano le parole dell’avvocato della dipendente che accusa Seam di scelte retrograde e atteggiamenti discriminatori. || Una replica durissima, quella dell’avvocato Ivan Borsato, che difende la lavoratrice madre a cui SEAM avrebbe inizialmente negato la possibilità di lavorare da remoto.“Una posizione ideologica e retrograda– attacca – che ignora le normative europee e trasforma lo smart working in una concessione straordinaria, come fosse un favore da meritarsi”. SEAM aveva sostenuto che la dipendente fosse entrata in maternità pochi giorni dopo l’assunzione. Ma i documenti raccontano altro: colloquio a dicembre, assunzione a marzo, maternità a settembre. “Un’affermazione falsa– chiarisce l’avvocato giuslavorista Borsato – e facilmente smentibile”. Il legale ricostruisce anche i fatti: il 23 maggio il medico del lavoro consiglia smart working o maternità anticipata per l’eccessivo pendolarismo. La dipendente sceglie di lavorare, chiede formalmente una risposta, che arriva solo il 3 giugno, con attivazione immediata da remoto. “Quindi sì, da un giorno all’altro, senza alcuna attenzione per la sua organizzazione familiare”, osserva Borsato. Nessuna risposta, inoltre, alla convocazione istituzionale con Ispettorato e Consigliera di parità: “SEAM, società interamente partecipata dal Comune di Cortina, era l’unico assente”, aggiunge l’avvocato. Il punto centrale, però, è e resta un altro: “Parlare di parità di trattamento ignorando le differenze è discriminazione– conclude il legale – e sorprende che una società pubblica penalizzi così una neo-mamma, pronta a lavorare anche in presenza, pur di non rinunciare al proprio ruolo”. Una querelle ancora alle battute iniziali che promette di riservare altre iniziative se – chiosa l’avvocato Borsato – “dovesse permanere questa apodittica e immotivata chiusura al confronto”. (Servizio di Tiziana Bolognani)


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