24/07/2025 CORTINA D’AMPEZZO – La situazione di incertezza della viabilità della 51 di Alemagna non è più tollerabile. Lo afferma l’Associazione Albergatori di Cortina che oggi, a più di un mese dagli eventi franosi che hanno interessato prima Borca di Cadore e ora San Vito, chiede la predisposizione di un vero e proprio piano di emergenza. || Il tempo dell’attesa è finito. Per la 51 di Alemagna serve una visione strategica e una risposta decisa, e serve adesso.E’ dura la presa di posizione dell’Associazione Albergatori di Cortina a un mese dall’inizio del calvario per la strada delle Olimpiadi. “Uno stato di incertezza non più tollerabile” tuonano gli albergatori che, assieme ai lavoratori di tutto il comparto ricettivo, stanno subendo disagi crescenti.A far saltare i nervi, l’ennesima decisione di non riaprire la strada negli orari previsti, in seguito alle copiose precipitazioni delle ultime ore. La situazione è rientrata nella tarda mattinata, ma il danno per i lavoratori che quotidianamente si spostano per raggiungere Cortina era già fatto. E in tanti, via social, si sono detti pronti a non presentarsi al lavoro se il tratto della statale a San Vito sarà di nuovo chiuso in assenza di congruo preavviso.Le richieste dell’Associazione albergatori Cortina sono chiare: estendere con urgenza la fascia oraria di apertura anche alle ore notturne, installare adeguata illuminazione e un presidio fisso in loco, fornire comunicazioni unica, ufficiale e aggiornata in tempo reale, coordinata tra Anas, prefettura e Comuni per evitare confusione e valutare la predisposizione di una viabilità alternativa emergenziale. Perchè la montagna vive di persone e, senza mobilità non c’è lavoro, non c’è servizio, non c’è turismo. – Intervistati CARLA MEDRI (VICE PRESIDENTE ASSOCIAZIONE ALBERGATORI CORTINA) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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