23/07/2025 MESTRE – Femminicidio di Giulia Cecchettin, Turetta torna in aula in appello il prossimo 14 novembre per tentare di evitare l’ergastolo. Presente in aula bunker a Mestre anche Gino Cecchettin || Si aprirà il prossimo 14 novembre nell’aula bunker di Mestre davanti alla corte d’Assise d’Appello il processo d’appello per Filippo Turetta, condannato in primo grado all’ergastolo per il femminicidio di Giulia Cecchettin. I suoi legali puntano a smontare l’aggravante della premeditazione puntando su un presunto crollo psicologico per ottenere uno sconto di pena. La famiglia di Giulia, costituitasi parte civile, intanto, ha accolto con compostezza e determinazione la notizia. Il padre Gino, sarà presente in aula, ancora una volta, con il peso di un dolore che non conosce appello. La sorella Elena, voce lucida di una generazione che rifiuta la violenza mascherata da amore, e divenuta simbolo di una nuova coscienza collettiva contro la violenza di genere, continua a lanciare appelli pubblici e a chiedere giustizia e consapevolezza. La Procura Generale ha già annunciato che chiederà il riconoscimento delle aggravanti di stalking e crudeltà escluse in primo grado. Il caso, che ha scosso tutta l’Italia, torna ora in aula. (Servizio di Annamaria Parisi)
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