22/07/2025 SAN POLO DI PIAVE – Ruba un’auto, scappa e si schianta contro il muretto di un’abitazione, poi aggredisce e rapina una donna che era intervenuta sul luogo dell’incidente. Denunciato un 27enne marocchino. E’ accaduto sabato notte a San Polo di Piave || Una notte di follia quella vissuta sabato scorso a San Polo di Piave. Tutto inizia intorno a mezzanotte quando un 27enne marocchino senza fissa dimora e con precedenti ruba l’auto dall’abitazione di una donna in via Roma. Nel cortile ancora i vetri e la terra del vaso di fiori usato per sfondare i finestrini ed entrare nella Micra prima di allontanarsi. Una fuga iniziata in via Roma e terminata dopo pochi chilometri in via Callarghe dove a causa della velocità elevata e delle sue condizioni psicofisiche il 27enne ha perso il controllo della vettura abbattendo prima un palo della luce e sfondando poi il muro di recinzione di un’abitazione. A bordo strada rimane la Nissan ridotta ad un cumulo di lamiere come conferma la sua proprietaria avvertita nel cuore della notte su quanto accaduto. Dopo lo schianto l’uomo scappa nei campi per poi tornare dopo pochi minuti nuovamente in via Callarghe dove nel frattempo si sono radunati diversi residenti, tra loro anche una 56enne che sta segnalando alle vetture che transitano di rallentare visto l’incidente poco distante. All’improvviso di fronte a lei compare il nordafricano che la aggredisce strappandole dalle mani il cellulare. La scena viene vista da un automobilista che riesce a recuperare lo smartphone e a restituirlo alla donna che spaventata si rifugia nel suo giardino ma qui viene nuovamente inseguita e raggiunta dal 27enne che la spinge violentemente a terra portandole via il telefonino. La vittima riporta alcune lesioni giudicate guaribili in 5 giorni. Nel frattempo il marito della 56enne sale in auto e tenta di raggiungere il rapinatore che gli si presenta davanti impugnando un bastone che scaglia contro la vettura mandando in frantumi un finestrino. Marito e moglie ora sotto shock non se la sentono di parlare raccontano solo di un’esperienza molto molto brutta «non si può più andare avanti così» dicono. I Carabinieri intervenuti sul posto hanno immediatamente dato avvio alle indagini per risalire al responsabile. (Servizio di Francesca Bozza)
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