19/07/2025 VENEZIA – Crescono i furti a Venezia, presa d’assalto dai borseggiaori: in soli 6 mesi recuperati ben 900 portafogli rubati, spesso abbandonati dai ladri dopo aver sottratto contanti. Una media di cinque al giorno. Tra i trucchi usati, spintoni ‘casuali’ e finti malori per distrarre l’obiettivo || Dalla folla di Rialto alle calli gremite di San Marco, a Venezia è boom di borseggi. Nei primi 6 mesi del 2025 gli agenti della polizia locale hanno recuperato e catalogato ben 912 portafogli sottratti a turisti e nascosti tra cespugli, cestini, vaporetti e dietro le pietre dei masegni. Un dato impressionante che restituisce la fotografia di una città sotto pressione, in bilico tra turismo di massa e sicurezza urbana. “Cento tra borseggiatrici e borseggiatori, intercettati da inizio anno e tutti deferiti all’autorità giudiziaria per furti, tentati furti e inottemperanza ai fogli di via. Molte borseggiatrici minorenni, imputabili e non, sono state collocate presso comunità di prima accoglienza, da cui però si sono allontanate dopo circa un’ora”, così il vice comandante della polizia Locale di Venezia Gianni Franzoi. Per contrastare il fenomeno dei borseggi è allo studio una campagna di sensibilizzazione rivolta ai visitatori con messaggi multilingua su autobus, vaporetti e aeroporti e anche con volantini e post social: “Attenzione ai borseggiatori non lasciate incustoditi zaini e borse”. Nel frattempo decine di portafogli giacciono ancora in attesa del legittimo proprietario all’Ufficio oggetti smarriti. Un piccolo esercito muto che racconta, più di ogni statistica, la quotidianità fragile di una città meravigliosa ma vulnerabile. (Servizio di Annamaria Parisi)
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