12/07/2025 CORTINA D’AMPEZZO – Il maltempo che ha colpito il Bellunese in questi giorni riaccende i riflettori sulla fragilità della montagna. Da Cortina parte un appello chiaro: servono politiche lungimiranti, alleanze forti e una Legge Montagna che dia finalmente risposte concrete. || In un’estate segnata da frane, smottamenti e allerte meteo, il convegno di Confartigianato Belluno a Cortina suona come un grido di allarme, ma anche una proposta concreta: la montagna può rinascere solo attraverso imprese generative, capaci di creare valore e custodire il territorio.Un messaggio che parte dalla base: quansi un’impresa su tre a Belluno è artigiana, con oltre 12 mila addetti. Realtà che ogni giorno tengono in piedi non solo l’economia locale, ma la coesione sociale e la sostenibilità. Aspettative dalla Legge Montagna che è pronta e fondamentale.Una norma molto attesa, che potrebbe finalmente dare strumenti adeguati per contrastare lo spopolamento, garantire servizi essenziali e sostenere le imprese nei territori marginali. Il convegno è stata l’occasione per celebrare i 70 anni di Confartigianato Belluno, con lo sguardo puntato al futuro: un futuro che passa per reti territoriali, investimenti mirati e una nuova visione di sviluppo montano. – Intervistati CLAUDIA SCARZANELLA (PRESIDENTE CONFARTIGIANATO BELLUNO), LUCA DE CARLO (SENATORE), ROBERTO PADRIN (PRESIDENTE PROVINCIA DI BELLUNO), GIORGIO DA RIN (ASSESSORE LAVORI PUBBLICI COMUNE DI CORTINA D’AMPEZZO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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