09/07/2025 BELLUNO – Mattinata da incubo per decine di automobilisti rimasti bloccati nel traffico a causa del passaggio del Giro d’Italia femminile. A far scattare la rabbia, non tanto la gara quanto la scarsa comunicazione: le informazioni ufficiali sono arrivate soltanto via social. E così, molti cittadini si sono ritrovati imbottigliati senza preavviso. || Strade bloccate, auto in coda per ore, nervi tesi e proteste. E’ il bilancio del passaggio del Giro d’Italia femminile a Belluno, che ha mandato in tilt la circolazione e scatenato l’ira di residenti e pendolari. A creare il caos non è stata la corsa in sé, ma la totale mancanza di comunicazioni efficaci. Le uniche informazioni ufficiali sui blocchi stradali sono state pubblicate sui canali social del Comune, lasciando però fuori chi non utilizza abitualmente queste piattaforme. Molti automobilisti sono rimasti intrappolati senza sapere il motivo del blocco, né quanto sarebbe durato. C’è di doveva andare al lavoro, chi a un appuntamento medico, chi semplicemente attraversare la città. Il malcontento è esploso anche on line: diversi cittadini hanno chiesto spiegazioni e maggiore attenzione nella gestione di eventi di questo tipo. Ora si chiede un cambio di rotta: comunicazioni pù capillari e tempestive (una conferenza stampa, ad esempio, avrebbe aiutato a diffondere le informazioni) attraverso tutti i canali, affinché lo sport non diventi motivo di disagi evitabili. Per la cronaca, la tappa Castello Tesino-Pianezze, è stata vinta dall’australiana Sarah Gigante. Alle sue spalle Elisa Longo Borghini e terza la svizzera Marlen Reusser che si riprende la maglia rosa. (Servizio di Tiziana Bolognani)
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