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SAN VITO DI CADORE | ALEMAGNA APERTA AI MEZZI DI SOCCORSO, MA LE FRANE CONTINUANO A PREOCCUPARE

02/07/2025 SAN VITO DI CADORE – La strada statale 51 di Alemagna è stata riaperta per i soli mezzi di soccorso, nel tratto tra Cortina e San Vito di Cadore, mentre restano imprevedibili le tempestiche della riapertura al traffico. Prioritario garantire la sicurezza, e su questo principio proseguono gli studi di fattibilità per le opere di mitigazione del rischio. || Sulla riapertura al traffico della strada statale 51 di Alemagna i tempi sono quanto mai incerti. Grazie all’imponente lavoro delle ditte incaricate da ANAS, dei Vigili del Fuoco e Protezione Civile, la sede stradale è stata quasi completamente liberata dalle migliaia di metri cubi di detriti che non più tardi di ieri giacevano depositate sul manto stradale. Dal Comune di San Vito, in concitazione con ANAS, è arrivato l’ok alla percorribilità della 51 ai mezzi di soccorso in caso di necessità, con tutte le cautele del caso poiché il fronte montuoso interessato dalle colate dei giorni scorsi è ancora fortemente instabile, e nuovi apporti di materiale detritico potrebbero verificarsi in qualsiasi momento. L’ipotesi è ora quella di un sistema alla stregua di quanto avviene sul Fadalto, con semafori pronti e interdire la circolazione in caso di aumentata pericolosità. Una proposta questa che sarà posta domani all’attenzione del prefetto Antonello Roccoberton e da cui dipenderanno le tempistiche della riapertura al traffico. L’attenzione resta comunque massima, per ad oggi non si può prevedere l’evoluzione di un fronte di frana nuovo e dinamico, del quale non si conosce il comportamento, specialmente nel caso del verificarsi di nuovi distaccamenti, tutt’altro che improbabili, vista la copiosa quantità d’acqua che continua a scorrere nel canalone e le precipitazioni attese nei prossimi giorni. Prefettura, regione, ANAS,provincia e forze dell’ordine sono al lavoro per la definizione delle opere di mitigazione del rischio: in primis il sistema di monitoraggio, che sarà composto di telecamere ad alta risoluzione, radar e personale in loco per un monitoraggio continuo del comportamento dei versanti, non solo della Croda Marcora ma di tutti i fronti franosi che caratterizzano la Valle del Boite. Contemporaneamente andranno testati i sistemi di allarme per eventuali chiusure dell’Alemagna da disporre in caso di eventi estremi, e sarà istituita una centrale operativa a San Vito, (Servizio di Stefano Bozzi)


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