26/06/2025 ZELARINO – Il lavoro precario e con stipendi bassi è la prima preoccupazione dei veneti, secondo un sondaggio condotto della UIL in tutta la Regione. Al secondo posto c’è la mancanza di medici di base e al terzo la sicurezza: con molti giovani che denunciano atti di bullismo. I risultati sono stati esposti all’assemblea regionale del sindacato a Zelarino. || Precarietà e stipendi bassi. Secondo il sondaggio effettuato dalla UIL del Veneto, il lavoro è in cima alle preoccupazioni: segnalato nel 30% delle risposte. I risultati del sondaggio sono stati presentati nel corso dell’assemblea regionale del sindacato, al centro card. Urbani di Zelarino, ultima tappa di un tour che ha toccato tutte le province del Veneto. Nel 2024 in Regione ci sono state 70 crisi aziendali che hanno coinvolto più di 14mila persone, e più in generale chi si rivolge alla UIL del Veneto racconta la fatica di arrivare a fine mese, con redditi che non crescono e lavori che nei due terzi dei casi sono precari o a tempo determinato. Dopo il lavoro, quasi il 27% degli intervistati è preoccupato dalla sanità pubblica.Su questi dati la Uil del Veneto ha aperto un confronto con istituzioni, parti datoriali, direzioni generali, sindaci e assessori. Ma ha anche già provato ad offrire una risposta immediata. Ad esempio sul tema della sicurezza: terza preoccupazione che emerge soprattutto tra i giovani, dove si diffondono bullismo, prevaricazione e violenza, contro le quali è partito il progetto “Game over al bullismo”. – Intervistati ROBERTO TOIGO (SEGRETARIO GENERALE UIL VENETO) (Servizio di Filippo Fois)
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