20/06/2025 FONTANIVA – L’addio a Fatos Cenaj, il 58enne ucciso da un proiettile che lo ha raggiunto alla testa a Fontaniva. Nel centro Nicolini del comune il saluto laico della famiglia e degli amici. || Riposerà nel cimitero di Fontaniva, vicino alla moglie, ai due figli e alle amatissime nipoti, Fatos Cenaj il 58enne di origine albanese morto dieci giorni fa dopo che un proiettile lo aveva colpito alla testa mentre domenica 8 giugno stava andando al lavoro in una fattoria didattica del comune con il suo triciclo. Un giallo, su cui indagano i carabinieri, che non ha ancora nessuna spiegazione. La famiglia accanto alla bara coperta di rose bianche e rosse, è il silenzio ad accompagnare un saluto composto ma carico di commozione. Un saluto al quale alla spicciolata si aggiungono gli amici di Fatos Cenaj e della famiglia. Lui era arrivato in Italia dall’Albania, dove era agente penitenziario, tre anni fa. La figlia vive qui da tempo e a Fontaniva era stata raggiunta prima dalla mamma e dal fratello. Una famiglia bravissima, dicono i cittadini di Fontaniva, che ringraziano mamma e figlia per la cura che hanno avuto dei loro cari in difficoltà. Un uomo bravissimo, dicono anche di Fatos. Silenzioso e riservato, Fatos Cenaj era benvoluto. La morte? Una pazzia, qualcuno ha voluto provare un’arma, ripetono alcuni, nessuno crede possa essere stato un cacciatore. Un’indagine difficile, neppure l’autopsia sul corpo del 58enne ha rivelato particolari fondamentali. Salutato dal parroco di Fontaniva don Andrea Mazzon, adesso Fatos Cenaj riposerà nel cimitero del paese dove i suoi cari vivono e dove aspetteranno insieme, come insieme hanno trascorso questi giorni difficili, di capire il perché di una morte che per ora non ha alcun motivo. (Servizio di Chiara Gaiani)
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