19/06/2025 TREVISO – Carenza di medici di base e liste di attesa: sono queste le criticità emerse nel questionario sottoposto ad oltre mille iscritti della Spi Cgil di Treviso. Un quinto dei cittadini si rivolge alla sanità privata || Una sanità quella pubblica che fa fatica a risalire la china. A spiegarlo è Vigilio Biscaro segretario spi Cgil commentando i risultati del questionario a cui sono stati sottosti alla fine del 2024, 1000 trevigiani, iscritti al sindacato. Fra i problemi da risolvere rimangono la carenza di medici di Medicina generale e i tempi di attesa per ottenere una visita sia dal medico di base che con il Cup. Fa pensare un altro dato emerso: se i tempi di attesi sono valutati inadeguati, il 31 per cento degli intervistato ha spiegato che si è curato da solo, il 23 per cento si è rivolto al privato, il 13 per cento si è recato al pronto soccorso ed il il16% dalla guardia medica il 17 % dal farmacista. Ma a far da leone è ancora la carenza dei medici di base, un problema che in alcune zone si sente maggiormenteDunque maggiormente carenti sono nel distretto di Vittorio Veneto con 26 medici di base mancanti nel 2024, il distretto dell’Opitergino Mottense 20 medici di base mancanti, il distretto di Treviso Sud dove, nonostante siano entrati in servizio due nuovi medici di Medicina generale tra il 2023 e il 2024, ne mancano all’appello ancora 19. Il segretario Vigilio Biscaro conclude: «Le disuguaglianze nel sistema sanitario ci sono, si palesano e hanno una collocazione geografica e connotazione economica ben precisa. Siamo favorevoli al piano dell’Ulss 2 di implementare le Case della comunità per dare un sostegno concreto e più capillare soprattutto agli anziani, ma serve anche una campagna informativa che parta al più presto per far conoscere a tutti i cittadini lo scopo e i motivi della riorganizzazione dell’assistenza territoriale in provincia». – Intervistati VIGILIO BISCARO (Segr. Generale Spi Cgil) (Servizio di Daniela Sitzia)
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