19/06/2025 VENEZIA – Una novantina di reperti etruschi e greci datati tra il VII e il II secolo a.C., spesso provenienti da scavi archeologici abusivi sono stati recuperati dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Venezia e donati al museo di Adria. || Una collezione formata da 88 reperti archeologici – datati tra la fine del VII e la prima metà del II sec. a.C – appartenenti a produzioni antiche di Grecia, Magna Grecia ed Etruria, rinvenuti sul territorio italiano: un piccolo tesoro sequestrato nel luglio 2024 dal Nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale di Venezia che, dopo essere stato dichiarato di eccezionale interesse, è stato assegnato al Museo Archeologico Nazionale di Adria.Parte della raccolta, poi venduta da case d’asta, è provenienteda scavi clandestini e rinvenimenti fortuiti non denunciati. Per un’altra parte dei reperti sono state invece raccolte informazioni, relativamente alla loro materiale detenzione, che arrivano sino agli anni ’70 del secolo scorso. Dirimente è stata la completa collaborazione alle indagini da parte dell’ultima detentrice in buona fede, una volta compreselacune e criticità sull’originaria provenienza clandestina dei reperti. La loro tipologia, principalmente in ceramica, e il loro ottimo stato conservativo suggeriscono una provenienza da ambiti funerari. (Servizio di Filippo Fois)
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