16/06/2025 PIEVE DEL GRAPPA – Omicidio di Bledar Dedja. Percorso psicologico e messa alla prova per l’assassino, il giovanissimo, allora minorenne accusato di aver ucciso il 39enne di origini albanese. || Il giovane che da aprile si trova in una comunità protetta rimarrà nella struttura per i prossimi tre anni. Non tornerà in carcere ma dovrà affrontare un percorso di recupero psicologico e lavori socialmente utili. E’ questo l’esito del processo penale, sospeso per valutare la messa alla prova, a carico del ragazzo minorenne al momento dei fatti ma che oggi ha compiuto la maggiore età. Accusato di aver accoltellato a morte Beldar Dedjia, il 39 enne di origini albanesi trovato morto la mattinata del 21 gennaio del 2024 in un boschetto di via Dei Carpini a Paderno del Grappa. Le indagini dei carabinieri, grazie anche alle telecamere di videosorveglianza della zona avevano portato all’arresto del ragazzo, al qualche era stata contestata anche la premeditazione. Ad incastrarlo i frame che lo avrebbero immortalato nella zona mentre si stava allontanando a piedi. Lungo quella la strada aveva chiesto poi il passaggio ad un’automobilista. Ma soprattutto non era passata inosservata ai militari dell’arma, la visita a cui il ragazzo si sarebbe sottoposto presso il pronto soccorso per farsi medicare un taglio tra il pollice e l’indice, che gli investigatori avevano ritenuto fosse stata provocata dal coltello usato per l’omicidio. Arma che non fu mai ritrovata. Dunque per lui è stata concessa la messa alla prova. La prima verifica sul programma avverrà il 16 ottobre. Secondo il perito psichiatrico del giudice, l’allora 17enne, reo confesso, la capacità di intendere – al momento dei fatti – era integra mentre quella di volere grandemente scemata. Durante l’udienza presenti in aula l’imputato e i suoi genitori, oltre ovviamente al difensore, l’avvocato Elisa Berton. Il legale dei familiari della vittima, l’avvocato Guido Galletti, si riserverà un’azione civile tesa al risarcimento. Difficile per la famiglia di Bledar Dedja accettare che il ragazzo non sconti la pena in carcere Una vicenda che aveva scosso, la comunità di Paderno del Grappa. – Intervistati Avv. GUIDO GALLETTI – Difensore famiglia della vittima (al telefono) (Servizio di Daniela Sitzia)
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