09/06/2025 VENEZIA – “Giu’ le mani da San Pietro di Castello!” è lo slogan con cui a Venezia alcuni comitati, associazioni e gruppi consiliari si stanno mobilitando contro la volontà del Demanio di sfrattare i residenti dall’ex Caserma Sanguineti di Castello. || Lo spettro di dover abbandonare per sempre gli appartamenti dove in alcuni casi hanno trascorso una vita intera, si riaffaccia all’orizzonte delle famiglie che abitano nel complesso dell’ex caserma Sanguineti di Castello. Le lettere di sfratto inviate dal Demanio concedono 180 giorni di tempo per fare i bagagli e andarsene prima dell’arrivo della forza pubblica, ma il gruppo “Salviamo San Pietro e Sant’Anna”, che già qualche anno fa aveva scongiurato l’apertura di un albergo, non si arrende e promette battaglia.Un’assemblea pubblica cui hanno già aderito comitati gruppie associazioni cittadine è già stata indetta a Venezia. per il 27 Giugno Ma quali sono ufficialmente le intenzioni del demanio? Nel suo sito si parla di destinazione “residenziale, ricettivo per studenti e/o lavoratori, direzionale”.Le incertezze del professore di filologia di Ca’ Foscari sono comprensibili in una città in cui oramai si sono registrati casi in cui, pur di non ammettere che si stava aprendo un altro albergo, c’è chi è arrivato ad utilizzare formule spericolate come “residenze provvisorie per veneziani di passaggio”. – Intervistati FRANCO SCHENKEL (VICE PRESIDENTE MUNICIPALITA’ VENEZIA MURANO BURANO), DONATELLA TOSO (GRUPPO “SALVIAMO SAN PIERO E SANT’ANNA”), FILIPPOMARIA PONTANI (DOCENTE FILOLOGIA CLASSICA UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI), GIOVANNI ANDREA MARTINI (CAPOGRUPPO “TUTTA LA CITTA’ INSIEME”) (Servizio di Filippo Fois)
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