07/06/2025 TREVISO – Migliora la condizione del fiume Sile sul fronte del batterio Escherichia Coli, ma preoccupano le analisi legate ai PFAS e agli sversamenti della zootecnia, il report di Legambiente || Meno escherichia coli ma più PFAS. E’ questo il responso della sesta tappa di “Operazione fiumi – Esplorare per custodire”, campagna itinerante realizzata da Legambiente Veneto con il supporto tecnico di Arpav, che ha messo sotto osservazione i fiumi Sile e il Dese. L’eccezione riguarda invece i punti campionati a Santa Cristina e Casale sul Sile dove il batterio fecale è stato incece rilevato in quantità leggermente superiori alla norma.C’è un corresponsabilità tra cittadini ed aziende ma queste ultime contribuiscono maggiormente all’inquinamento delle acque dei fiumi veneti.Una delle vittorie di Legambiente e si altre associazioni per la protezione delle acque è stata quella riguardante il ricorso contro l’espansione dell’aeroporto, ma molto resta da fare anche se la nuova rete fognaria voluta dall’ amministrazione ha certamente migliorato la situazione.L’assessore all’ambiente e vicesindaco Alessandro Manera ricorda che l’obbiettivo è quello di allacciare l’80% della popolazione alla rete fognaria. – Intervistati Francesco Tosato (Portavoce Operazione Fiumi), FABIO TULLIO (Legambiente Treviso), Alessandro Manera (Vice Sindaco e Ass. Ambiente) (Servizio di Elena Dal Forno)
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