05/06/2025 SILEA – Assalto al portavalori in A27. Condannati i basisti a 28 anni complessivi di carcere. La sentenza questa mattina in tribunale a Treviso. || 9 anni e 4 mesi ciascuno: è la condanna inflitta in primo grado ai tre basisti del commando che il 18 ottobre del 2016 assaltò il portavalori in A27 a Silea. I banditi mitra in mano, bloccarono un furgone blindato della civis che trasportava oltre 4 milioni di euro in denaro liquido . L’agguato, studiato nei minimi dettagli, avvenne tra i caselli di Treviso Nord e Treviso Sud. In tribunale di Treviso, la dura sentenza nei confronti, dei tre, di 42, 56 e 58 anni che dovevano rispondere del reato di rapina, detenzione illegale di armi, ricettazione e lesioni personali. Un colpo messo a segno oltre che dagli imputati da altre dieci persone mai identificate. Per bloccare il blindato nell’agguato furono utilizzate quattro auto e un camioncino precedentemente rubati nel foggiano. I mezzi erano stati trasportati a Treviso, utilizzando un Tir che arrivò a Silea che venne parcheggiato nel capannone di una ditta il giorno del colpo. All’interno ci sarebbero stati i veicoli rubati e le armi utilizzate per l’assalto. Per bloccare il blindato il commando aveva utilizzato dei chiodi che disseminò lungo l’autostrada. L’intero tratto venne praticamente bloccato. Nell’assalto rimase ferita una guardia giurata colpita di striscio da un proiettile sparato dai malviventi. Un colpo che però non fruttò quanto avevano pensato i banditi: grazie ai sistemi di sicurezza del furgone blindato riuscirono ad asportare circa 400 mila euro. I mezzi usati dai malviventi erano stati “spruzzati” con la polvere di un estintore per cancellare ogni impronta e traccia biologica, stessa tecnica a quanto pare utilizzata anche per altri assalti simili, come quello in Toscana. Il resto della banda è ancora libera (Servizio di Daniela Sitzia)
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