04/06/2025 TREVISO – Redditi: in dieci anni non crescono i guadagni dei lavoratori dipendenti e pensionati e diminisce il numero delle partite iva. A fronte di un aumento dell’inflazione i redditi dei trevigiani non riescono a far fronte alle spese. L’analisi del Centro Studi della CGIL restituisce un profilo poco attrattivo della Marca. || Redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati che in un decennio vedono una crescita minima che non riesce a far fronte al caro prezzi causato dall’inflazione arrivata, nel biennio 2022-2023, complessivamente al 14%. Dato che, se rapportato a quello del 2014 (anno da cui parte la statistica) pesa il 19% in più nelle tasche dei trevigiani. I redditi medi che interessano più della metà della popolazione della Marca, di contro, non sono aumentati altrettanto da rendere meno pesanti gli aumenti. Partite iva che seppur sembrano guadagnare di più, in dieci anni sono diminiute, e di molto, passato a lavoratori dipendenti ma perlopiù precari. Numeri che mostrano come la provincia sia diventata sempre meno attrattiva a livello lavorativo. A crescere invece, sono i redditi delle persone con guadagni oltre i 120mila euro annui, che si staccano nettamente da quelli medi fino ai 55mila. Non va bene nemmeno per i pensionati. – Intervistati MAURO VISENTIN (Segretario Generale Cgil Treviso), ANNARITA CONTESSOTTO (Ufficio Studi SPI CGIL), VIGILIO BISCARO (SPI CGIL ) (Servizio di Edy Caliman)
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